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Fuori Binario


Speciale Camera con Vista
presenta “Fuori Binario”, un viaggio a bassa intensità, un transito su linee parallele, un percorso fuori dai binari, per esplorare l'anima dei territori italiani, per cogliere lo spirito del tempo e ritrovare l'antico senso delle cose nei luoghi e negli uomini che li abitano.






IL TRENO DEL PO
Un viaggio dalla Lombardia all'Emilia Romagna, da Mantova a Ferrara, dalla casa dei Gonzaga a quella degli Estensi. Un treno nel cuore del Rinascimento Italiano, ma non solo. Una traiettoria che fende in due la pianura padana e corre lungo il grande fiume d’Italia, il Po. Lungo il percorso, una serie di incontri con chi esprime l'anima di questo territorio: ferrovieri, mugnai, scrittori, fotografi, operai e pescatori.

LA GARGANICA
Tra la piana dauna e il mare, si eleva brusco il Gargano, ciclopico sperone d’Italia. Proteso verso i Balcani, è noto come la montagna del Sole. Per secoli è stato impervio da percorrere. Poi, nel 1931 è arrivata la ferrovia garganica a collegare paesi isolati, fendendo rocce calcaree, rendendo visibili faggeti, querce e laghi sospesi sul mare. Ispirando, con il vario splendore che appariva nei suoi finestrini, pittori del Bauhaus, geni del fumetto contemporaneo, cineasti di lungo corso e cantori dalle voci affilate.

IL TRENO DEL LAGO
Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno non è solo una felice intuizione letteraria di uno dei padri della nostra letteratura, Alessandro Manzoni, è anche la prima tappa di un viaggio in un'area d'Italia popolata di storie e leggende, di silenziosi specchi d'acqua e vette scolpite dal vento. Di incantati luoghi di preghiera e di avamposti della Grande Guerra, di misteriosi edifici diroccati e di lussureggianti ville lacustri. Un territorio che continua a stimolare la fantasia degli scrittori e ad alimentare il ricordo degli storici. È la sponda lecchese del Lario, attraversata da un treno che arriva fino a Tirano, in Valtellina. Qui un treno di frontiera, il Bernina, porta i suoi passeggeri fino a St. Moritz, inerpicandosi lungo le montagne innevate dell'Engadina, costeggiando uno scenario naturale da sogno.

LA FERROVIA UMBRA
Un percorso che taglia da nord a sud il cuore verde e medievale d’Italia, l'Umbria. Un territorio dove da secoli l'uomo e il paesaggio sono riusciti a vivere in una totale sintonia, in un equilibrio perfetto tra fede ed arte, bellezza e santità. Sulle orme di San Francesco e della scuola umbra, incontriamo restauratori e pastori, pescatori e artisti, contadini e frati.

LA CIRCUMVESUVIANA
La gente che vive alle pendici del Vesuvio ha una natura in perenne fermento. Per afferrarla, bisogna attraversare il loro territorio in Circumvesuviana, per sostare in quei paesi sospesi tra il vulcano e il mare. Osservando da vicino canottieri partiti da Castellammare e arrivati in Corea, a colpi di remo. Lasciandosi incantare da demiurghi della cartapesta, seduttori in canottiera e allestitori di cerimonie hollywoodiane. Tutti abbarbicati al territorio come le irriducibili ginestre cantate da Leopardi, nel suo soggiorno campano. 

IL TRENO DEL FRIULI
'Fuori Binario' prosegue il suo viaggio nel Friuli, nella terra di grandi capitali dell'antichità come Cividale del Friuli, Aquileia e di città di fondazione quali Udine, Palmanova e Torviscosa, fino alle meraviglie lagunari di Grado e Marano Lagunare. Un viaggio tra monumenti antichissimi, personaggi insoliti e incursioni linguistiche. Cavalieri cinquecenteschi, cestisti filosofi e cercatori di monete romane ci accompagneranno in questo nuovo itinerario che si snoda dal confine sloveno fino alla laguna veneziana di Marano, tra templi longobardi e palafitte, mosaici millenari e bastioni fortificati.

LE FERROVIE DELLA CALABRIA
In Calabria per prendere un treno che dal mare ci porterà fino a 2000 metri di altezza, sulle vette maestose dei monti della Sila, senza prima aver attraversato una delle terre più selvagge d’Italia, abitata da una delle popolazioni più orgogliose, battagliere e antiche della penisola. 

IL TRENO PIEMONTESE
Il Piemonte si presenta, storicamente, come terra di quieta sobrietà, di composta dedizione al lavoro. Ma se si prova a percorrerla con spirito picaresco, seguendo traiettorie oblique, scivolando di stazione in stazione, è facile rimanere stupiti. Andando dalle Langhe alle risaie vercellesi, spingendosi fino alle valli de Tortonese ci si può imbattere facilmente in eretici gioviali, partigiani innamorati della letteratura americana, violinisti dal genio profetico, illusionisti trascendentali e irregolari di varia natura. 

LA MAREMMANA
La nuova puntata di Fuori Binario percorre un itinerario come d'abitudine insolito, un percorso che ha inizio questa volta nella stazione di Roma Termini per poi concludersi in Toscana a Follonica. E' la linea Maremmana, un tracciato che appena lasciata laCapitale si inoltra nella campagna della Tuscia, una volta epicentro dell'Etruria, per poi giungere fino al Parco della Maremma e al Monte Argentario. Sarà questo il contesto di incontri unici, tra pastori poeti e inventori cibernetici, teatranti di strada e pescatori ambientalisti, guardiacaccia romantici e butteri dell'età moderna. Uno straordinario mosaico di luoghi e personaggi, il cuore pulsante di questa nuova puntata di Fuori Binario.


LA SUBAPPENNINICA
L’ultima puntata della serie “Fuori Binario” prodotta per i telespettatori di Rai Italia è dedicata alla Subappenninica. Le Marche raccontate dai suoi abitanti, attraverso gli occhi e le parole di cuochi, giornalisti, aristocratici, amanuensi, vignaioli. Il viaggio lungo il percorso della Subappenninica, la ferrovia che un tempo giungeva fino ad Urbino e che oggi è dismessa. “Fuori Binario” ha deciso di ripercorrere a piedi quel percorso.




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